Tra il verde rigoglioso sul monte,
in quella piega rosa, riflesso di luce,
è lì che lieto lo sguardo si poggia.
Sgorga pura e irruenta, fresca acqua,
e del suo canto sorprende l’armonia,
lo scherzoso scroscìo gioca,
rinfresca braccia calde di sole.
Accelera il battito, quel brivido sottile.
Tersa è l’aria, spiega le ali il pensiero,
più vivo e ardito che mai.
E mille e infinite altre volte
rifaresti la salita.
All’orizzonte la vastità
a ricordarci che siamo minuscoli,
grandiosi passaggi del nostro tempo.
Stupenda, la nostra avventura:
lo sguardo all’infinito, il sogno,
l’amore donato e ricevuto,
l’abbraccio e la carezza,
il profumo della pioggia,
il crescendo di luce, dopo il temporale.
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