ATTENZIONE ALLE MACCHIE
Si procede in top down, ma anche in bottom up.
Qualcuno non resiste e va subito all’ultima pagina
preso dalla frenesia di sapere come va a finire.
Discutibile, la scelta.
Si perde il gusto dei dettagli.
Altri lo poggiano con arte,
posizionandolo a distanza ottimale,
girando le pagine con cura,
evitando le spiegazzature.
Ne faranno bella mostra
in uno scaffale ben in vista.
Altri si commuovono e s’incazzano.
Attenzione alle macchie, però.
Restano i segni.
Si trovano pagine con strani ghirigori,
con appunti scritti a matita
e macchie d’acqua e sale.
A un certo punto una scelta va fatta.
Se si deve leggerlo, questo libro,
o addirittura scriverlo,
lo faccio a modo mio.
Mi tengo orecchie,
pagine scarabocchiate,
rileggo quelle che mi piacciono.
Scrivo e riscrivo
e mi prendo il mio tempo,
anche se poi nessuno ci dice
quando consegnare il compito.
Magari è questo l’instabile equilibrio
a cui tendo da sempre per mia natura.
Introduzione dell’autrice
Il libro “Attenzione alle macchie” prende il titolo dall’omonima poesia.
Le “macchie” intese come imprevisti che si presentano nella vita di ognuno di noi modificando un progetto iniziale.
Il libro è suddiviso in due Movimenti,
due diverse lunghezze d’onda.
Il primo movimento è volto verso l’interiorità, luogo di pausa, riflessione, rielaborazione. Il secondo è proiettato all’esterno, in una visione del mondo arricchita di significati.
Emma Di Stefano
Dalla prefazione di Adele Costanzo
Nel contesto del discorso poetico, e in qualche misura narrativo, i momenti di riflessione vanno infatti considerati come pause in cui il ritmo volutamente rallenta, così come accade nell’incedere stesso della vita quando questa si arresta a riprendere o a trattenere il fiato, quando ripiega su sé stessa, involve, si fa pensiero, coscienza e necessaria zavorra dell’andare.(Adele Costanzo)
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