Ondeggia ripiegandosi armonioso su sé stesso,
immensa ala d’angelo, fiore in bocciolo.
Mano d’artista delinea ritratti in sapiente chiaroscuro.
In sincrona sequenza l’andamento dapprima si contrae
per dilatarsi poi nel cavalcare il tiepido vento
d’un tramonto rosso d’autunno.
Segue, lo stormo, la rotta ancestrale
alla volta di terre lontane, scaldate dal sole.
Della sera ormai prossima, il cielo a tratti oscura,
quindi s’allunga, morbido nastro si srotola rapido
per riavvolgersi in danza melodiosa.
Meraviglia assale il muto sguardo al di là dei vetri,
si rallegra la mente al pensiero di primavere a venire.
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