Sconvolge i pensieri,
il rumore del silenzio,
come pioggia battente trascina via
polvere e false verità.
Nati per caso o per amore,
scorriamo assolati deserti,
lande sconfinate
sino al mare infinito
nella tenace ricerca
dell’incommensurabile bene,
attoniti spettatori, intransigenti giudici
di un passato vissuto,
ma non consumato.
Inaspettato sguardo,
celate verità
prendono forma
e non si dissolvono
nel quotidiano vento
del nulla.
Scevra è la mente
da pregiudizi,
da esasperata razionalità,
sconfitta è la paura
di graffiarsi nel cogliere,
tra i rovi, la mora più dolce.
Vincitrice del Primo Premio al Concorso Internazionale Olympia 2008 di Montegrotto Terme in collaborazione con il Club degli autori.
Libro pubblicato da Montedit.(2009)
INTRODUZIONE DELL’AUTRICE
In questo libro ha inizio un viaggio privo di pregiudizi, prevaricatore di rigidi stereotipi, animato piuttosto da una ricerca di significati talvolta celati, volere infrangere la spessa cortina del visibile, dell’apparenza, manipolata immagine del nostro universo interiore. Questa silloge è confronto con la nostra coscienza narrativa, con la storia che raccontiamo a/e su noi stessi. Abbandonata l’esasperata razionalità da cui spesso ci facciamo guidare nel progetto di una vita pianificata, “schermati” dal rischio di forti emozioni, comprendiamo, finalmente, quanto sia importante e indispensabile affrontare e superare anche le proprie paure, per poterle sconfiggere o ridimensionare con l’obiettivo di raggiungere il nostro equilibrio interiore.