Nata d’inverno quando l’anno volge al finire
lì, dove lo stesso inverno
breve pausa d’estate appare,
al canto di gabbiano che spiega le ali
elevandosi in volo dalle quiete acque del porto,
riparo e sogno di mare aperto di chi
con ingenua meraviglia
del suo ampio respiro l’anima nutre.
Sulle labbra il sapore di sale,
negli occhi l’ombra del bosco,
tra le mani purezza di soffice neve,
nelle ore in cui il freddo sembra sospeso
e s’addolcisce l’aria, trascorso
di fiocchi il turbinio.
Del mio vivere tra gente di mare e di valle,
di sfumature colmo incantata tavolozza,
imbratto di parole immacolate tele,
le schizzo d’abbagliante sole
e di pioggia sferzante.
Di stella di mare e di monte
le punte sovrappongo
possa io cogliere di bellezza
e amore l’immensità.
Dal mio libro “Imprecisi passaggi di tempo” – Sillabe di sale-
ISBN 978-88-9830382-3
Il libro può essere ordinato anche all’autrice compilando il form nella sezione contatti.